Può sembrare insolito ma una delle fobie più diffuse è quella dei volatili. Pur essendo innocui, questi animali sembrano popolare i peggiori incubi di un numero consistente di persone.
A tal proposito mi ricordo molto bene di Rosalba, una studentessa universitaria di Viterbo. Venne a frequentare il Master Ipnosi a Nizza di tre anni fa. Arrivò il giorno prima a notte inoltrata accompagnata dal fidanzato: l’idea di arrivare in un luogo di mare “infestato” di gabbiani la terrorizzava a morte.
Fu la prima a offrirsi volontaria per la dimostrazione pratica delle tecniche. Feci un primo trattamento utilizzando una semplice induzione ipnotica abbinata alla tecnica del rewind.
Durante la sessione emerse che all’età di circa 5 anni i suoi genitori la portarono in gita a Venezia insieme al fratellino maggiore. In Piazza San Marco entrambi i bambini si divertivano a farsi fotografare mentre offrivano da mangiare ai piccioni.
Vedendo il fratello che era riuscito a farsi posare un piccione in testa, lo volle emulare mettendosi dei chicchi di granturco sul capo. All’improvviso, due volatili le si avventarono addosso attratti dal granturco ma si impigliarono nei lunghi capelli ricci della bambina.
Nel tentativo di divincolarsi, i due piccioni le procurarono alcune ferite di entità lieve ma sufficienti a traumatizzarla profondamente.
Al termine della sessione invitai il fidanzato ad accompagnare la ragazza in una piazzetta nei paraggi dove quotidianamente vi è un piccolo mercato del pesce visitato ovviamente da gabbiani per vedere se la sua fobia si era risolta.
Circa un’ora dopo i due ragazzi tornarono raccontandomi che la paura era leggermente diminuita ma i gabbiani continuavano a incutere timore a Rosalba che dovette comunque allontanarsi rapidamente dalla piazzetta del mercato.
Non volevo che quella ragazza tornasse a casa senza un risultato importante, per cui il giorno dopo applicai con lei un’altra tecnica detta della “Cloche” per effettuare una desensibilizzazione sempre sotto stato ipnotico.
Terminato questo secondo trattamento, le dissi di recarsi nuovamente al mercato del pesce. Questa volta le cose sembrarono andare molto meglio. Come prova del nove dissi a Rosalba di prendere l’autobus e recarsi al parco nei pressi dell’aeroporto di Nizza dove vi è una grossa voliera in cui i visitatori possono entrare.
Al ritorno Rosalba era raggiante: disse di essere entrata nella voliera piena di pennuti di svariate specie e di non aver provato la benchè minima paura!
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